15/02/2016 Quando ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della musica?
Canto da quando sono nata. Nella zona di Napoli dove abitavo, i Colli Aminei, c’era la chiesa del quartiere che è sempre stata un posto di socializzazione. Organizzava spettacoli in cui ho iniziato a cantare già a 4 anni. Nel 1981, dopo aver studiato solfeggio e pianoforte, è arrivato il contratto con la casa discografica EMI, e la pubblicazione del mio primo 45 giri dal titolo “AMO”.
Come è arrivata l’occasione di interpretare la sigla di “Un posto al sole”?
Mi contattò Antonio Annona, autore della canzone insieme a Bruno Lanza, dicendomi che avrei dovuto interpretare il loro brano. Stavano cercando una sigla per una nuova soap opera e volevano proporla. Avevano ragione, la canzone tutt’oggi ha un grande successo ed è in onda su RAI3 tutte le sere.
Tra i tanti artisti con i quali ha collaborato, come Edoardo Bennato, Peppino Di Capri, Fred Bongusto, Little Tony e Gigi D’Alessio quale esperienza è stata più significativa?
Ognuno di loro mi ha dato qualcosa, sono state tutte delle esperienze molto importanti. Peppino Di Capri è stato per me un vero e proprio Maestro. Per 10 anni abbiamo girato il mondo, calcato i palcoscenici più importanti ed è stata una grande occasione anche dal punto di vista umano. Mi ha inculcato l’importanza e il rigore della professionalità.
Come si è innovata in questi anni la musica tradizionale napoletana di cui è interprete?
La novità della musica napoletana di oggi sono i tanti rapper che stanno venendo fuori. Al Festival di Sanremo Clementino e Rocco Hunt, con la sua interpretazione di un brano di Renato Carosone, hanno avuto un grande successo. Non penso però si possa parlare di grande rinnovamento della musica tradizionale. Ci sono oggi grandi autori e grandi interpreti, ma credo che dopo Pino Daniele la musica napoletana non abbia fatto passi avanti sostanziali.
Puoi anticiparci qualcosa dello spettacolo in programma a Maddaloni nella Codere Gaming Hall Royal?
Ho festeggiato 10 anni+1 di “Chesta sera”, il brano che mi ha fatta conoscere al pubblico, e per celebrare questa ricorrenza ho realizzato “Napoli@colori” quattro dischi: “Chesta sera (Napoli Rossa)”, “Terra mia (Napoli Blu)”, “Campagna (Napoli Nera)” e “’A cchiù bella (Napoli Oro). Una raccolta di 65 canzoni attraverso le quali racconto e canto la mia Napoli, con gli odori, gli umori, le sensazioni, la speciale energia e le emozioni di questa città. Oltre al cofanetto, arriva anche “A testa in su”, in cui sono contenuti brani mai incisi da me in precedenti uscite discografiche. Ci sono sette brani realizzati nel 2015 e tre brani realizzati nel 2001: “A testa in giù”, “Dolce Sweet M”, “Non si può leggere nel cuore”, “Voglio restare sola”, “Stammo buono”, “Mentecuore”, “Sempe tu” (bonus tracks 2001 di esperimenti in chiave elettronica), “Lazzari felici”, “Canzone nova”, “Scalinatella”.
Queste novità le canterò in anteprima proprio per il pubblico della Codere Gaming Hall Royal.
Che rapporto ha con il gioco? E’ mai stata in una sala Bingo?
Sono stata in una sala Bingo solo per delle esibizioni. Non gioco mai né al lotto, né a carte. Qualche volta a tombola a Natale, come vuole la tradizione napoletana.
Nei prossimi mesi i tuoi fan dove potranno vederla? Che progetti ha?
Per tutta l’estate sarò impegnata con “Napoli@colori”, i miei concerti che prendono il nome dal titolo del cofanetto, e girerò tutta la Campania. Avrò quindi modo di stare tra la gente.